La nostra vita in campagna è fatta di piccoli gesti quotidiani e sorprese che la natura ci regala. Può sembrare normale (o banale) agli occhi di chi guarda da fuori, ma per noi è una fonte di meraviglia…e di ispirazione!

Un esempio speciale è arrivato proprio quest’anno, alla fine di Agosto, nel nostro piccolo orto. 

Abbiamo infatti un orto che cura prevalentemente mio marito con l’aiuto dei nostri quattro figli: lui prepara il terreno, loro si divertono a sporcarsi di terra piantando qua e là i semi. E’ un gioco divertente che insegna l’arte dell’attesa e della pazienza. I bambini scoprono che la vita cresce piano piano, con cura e costanza. E io che faccio? bhe, raccolgo i frutti! 

E così, anche quest’anno, l’orto ci ha donato pomodori, zucchine, melanzane, insalata, meloni e angurie. 

Un giorno, mentre osservavamo le piante di pomodoro, ci siamo accorti che tra le loro canne si era arrampicato …. un melone! Non avremmo mai immaginato di trovarlo lì, aggrappato, come se volesse far parte della “famiglia dei pomodori”. Abbiamo sorriso davanti a quella scena e io ho scattato una foto per ricordarmela. 

Quel melone che cresce tra le piante dei pomodori mi ha fatto pensare a noi. 

Ho pensato a tutte le volte in cui anche noi ci sentiamo un pò “fuori posto”. Capita a scuola, a lavoro, tra persone nuove o in situazioni che non ci somigliano. Quel melone però non era nel posto sbagliato. Era semplicemente diverso, unico e stava trovando il suo modo per crescere. 

Una lezione dalla natura

La natura ci insegna che non c’è solo un modo giusto di vivere o di crescere. Ognuno porta con sè la propria forma, il proprio sapore, la propria bellezza. Se fosse stato un pomodoro in più, nessuno se ne sarebbe accorto. Invece, proprio perchè era diverso, chi ha fatto fermare, sorridere e riflettere. La sua diversità ha portato valore. 

Il melone che voleva essere un pomodoro

Una storia che resta nel cuore

Per i bambini è diventato un piccolo eroe: un frutto speciale che ce l’ha fatta nonostante tutto. Per me, invece, è diventato un simbolo: non serve essere uguali agli altri per crescere. Basta avere pazienza, un pò di sostegno ed il coraggio di essere se stessi. Ogni volta che rivedrò quel melone tra i pomodori mi ricorderò di questa lezione semplice ma profonda: la diversità non è un limite, ma un dono che arricchisce chi lo vive e chi lo sa riconoscere.

E tu? 

Se questo racconto ti ha fatto sorridere o riflettere, condividilo con qualcuno che ha bisogno di ricordarsi che la diversità è ricchezza.


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